Le storie controverse e imprevedibili della scienza saranno ciò che ci confonde nel capire il mondo?28/10/2021 “Quando abbiamo smesso di capire il mondo”, del giovane autore Benjamin Labatut, è un testo ricco di aromi e colori, di atomi e scoperte scientifiche. Come l'odore di mandorla dolce che emette il cianuro, quel veleno che gli alti capi del Reich “gustarono” quando stavano per essere soggiogati dalla sconfitta.
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Carl Gustav Jung ha messo in luce, con grande anticipo, intoppi e derive dell’uomo alle prese con l’arte del prendere la vita per il verso giusto. Spesso le sue riflessioni si rivelano come battute fulminanti, capaci di aprire a pensieri, apparentemente paradossali, ma sempre illuminanti. Nel libro “A spasso con Jung” che proponiamo come lettura, dietro un titolo all’apparenza insolito, si cela un interessante viaggio che i due autori hanno saputo compiere nell’opera junghiana.
Ispirati dal libro “Nemici Miei” di Nicoletta Gosio, e dopo aver pubblicato in queste pagine il prologo dello stesso, pubblichiamo un nostro contributo di sintesi con lo scopo di stimolare la lettura di questo interessante testo. Lo studio, l’anima del libro, tocca uno dei temi centrali del vissuto odierno: la tendenza proiettiva a vedere nell’altro un aspetto deplorevole, legato a giudizi morali di vario genere, al fine di potersi legittimare di sentimenti e azioni conflittuali che altrimenti farebbero fatica ad uscire.
Vicinanze animose è il prologo a "Nemici Miei, la pervasiva rabbia quotidiana", di Nicoletta Gosio, edito da Einaudi che consigliamo vivamente di leggere (trovi il link QUI!). Successivamente proporremo una nostra recensione specifica. Vicinanaze animose
di Nicoletta Gosio Love is in the air (l’amore è nell’aria) è il felice titolo di un grande successo discografico di qualche decennio fa. Magari non era proprio così neppure allora, vivere in armonia, andare d’amore e d’accordo non è mai stata una prerogativa dell’umanità; ma di certo oggi suonerebbe più appropriato «rage is in the air» (la rabbia è nell'aria). Miguel Benasayag è, secondo la sua stessa definizione, un "investigatore militante". All'età di soli diciassette anni, si unì alla guerriglia guevariana dell'Ejército Revolucionario Popular (ERP) dove combatté contro la dittatura in Argentina. Arrestato e torturato per quattro anni fu liberato a seguito dell'assassinio da parte della giunta militare di quel paese di due religiosi francesi, la stessa giunta, dopo uno accordo diplomatico, acconsentì a liberare tutti i prigionieri francesi dell'epoca. Benasayag, grazie alla sua doppia nazionalità franco-argentina - la madre, ebrea francese, aveva lasciato la Francia nel 1939 - poté beneficiare della liberazione nel 1978 ed approdò così in Francia, paese che non conosceva ancora. Lì divenne scrittore, psicoanalista e filosofo, partecipando attivamente a diversi gruppi e associazioni. Tra i fondatori e animatori del collettivo culturale Malgré Tout, Miguel Benasayag è autore di numerosi libri tra cui, tradotti in italiano, "Il mito dell’individuo" (2002), "L’epoca delle passioni tristi" (2004, con G. Schmit) ed "Elogio del conflitto" (2008, con A. Del Rey).
Se sapessi che ci sono cose che potresti fare per aiutarti a vivere più a lungo e più felice le faresti? Questa è una domanda per la quale abbiamo già risposte, anche se parziali. Sappiamo quello che dovremmo fare, cosa dovremmo mangiare, come ci dovremmo esercitare, quale stile di vita dovremmo adottare. Tuttavia è abbastanza evidente che molte persone non sono disposte a fare i sacrifici necessari per vivere più a lungo.
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