DISTURBI TRATTATI
LA RICOSTRUZIONE-RIPARAZIONE DEI VISSUTI EMOTIVI
Quando si parla di "ricostruzione-riparazione" dei vissuti emotivi, ci si riferisce a delle loro istanze inconsce ed a una progressiva maturazione affettiva resa possibile dall’acquisita conoscenza di sé. Allora, nell’uso della psicoterapia non si tratta solo di curare un sintomo quanto piuttosto di ottenere un più alto grado di "ricostruzione" del SÉ.
Quando si parla di "ricostruzione-riparazione" dei vissuti emotivi, ci si riferisce a delle loro istanze inconsce ed a una progressiva maturazione affettiva resa possibile dall’acquisita conoscenza di sé. Allora, nell’uso della psicoterapia non si tratta solo di curare un sintomo quanto piuttosto di ottenere un più alto grado di "ricostruzione" del SÉ.
Il fine della psicoterapia è quello del raggiungimento di un benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l’eliminazione o assenza di una malattia. Partendo dalla sua specializzazione nella Psicoterapia di Gestalt, la Dr.ssa Pancallo, si è costruita nel tempo un percorso di studi, ricerche, consulenze e pratica clinica per arrivare ad una metodologia di psicoterapia denominata "Alfabetizzazione Emotiva".
DISTURBI ALIMENTARI
Le categorie dei disturbi alimentari sono diverse: anoressia nervosa, bulimia nervosa, disturbi di alimentazione incontrollata e iperalimentazione associata ad altri sintomi psicologici. Nella maggior parte dei casi, l’anoressia o la bulimia inizia nel periodo post-puberale o adolescenziale e interessa soprattutto le giovani donne. L’Anoressia si connota per una scarsa alimentazione mentre la bulimia si connota per la presenza dei comportamenti atti a neutralizzare l’apporto calorico del cibo in seguito agli attacchi di iperalimentazione. In entrambi i casi, esiste un’anormale preoccupazione per il proprio peso corporeo e spesso si trova una relazione tra l’anoressia nervosa e la bulimia, che talvolta può essere considerata come una fase che segue l’anoressia restrittiva. L’individuo dimostra un’immagine distorta del corpo, un’incapacità di identificare sentimenti interiori e condizioni di bisogno e un senso pervasivo di "ineffettualità", ovvero un senso che le proprie azioni non abbiano origine nel sé ma riflettano passivamente aspettative esterne. L’iperalimentazione che porta all’obesità, è a volte reattiva ad eventi stressanti. Lutti, incidenti, operazioni chirurgiche ed eventi emotivamente stressanti possono dare seguito ad un’obesità reattiva, specialmente in pazienti predisposti all’aumento ponderale. L’obesità può anche determinare un’ipersensibilità del paziente per quanto riguarda il suo aspetto e dar luogo a una mancanza di sicurezza nelle relazioni interpersonali, e l’apprezzamento soggettivo delle dimensioni corporee può essere esagerato. Infine, a volte, una malattia e l’assunzione dei farmaci possono determinare l’obesità con conseguente ricaduta in forme depressive talvolta gravi. |
DISTURBI DA ANSIA E ATTACCHI DI PANICO
L’ansia fa parte della vita quotidiana. È un’esperienza emotiva comune e in genere rappresenta la normale risposta a fattori ambientali stressanti. Diversa è invece la natura dei disturbi d’ansia. In essi, infatti, l’ansia è più intensa, persiste più a lungo e può essere legata a particolari persone, ambienti o situazioni. I comportamenti messi in atto per compiacere gli altri indicano che si considerano i bisogni altrui più importanti dei propri. Ciò può provocare frustrazione e, nel corso del tempo, risentimento. Frustrazione e risentimento sono sentimenti intensi che possono contribuire a creare una situazione di ansia e di nervosismo cronici. Il disturbo da attacchi di panico è una sindrome psicopatologica caratterizzata da ripetuti episodi di ansia acuta, appunto "panico", che possono durare da qualche minuto fino ad un’ora. L’individuo prova all’improvviso, in modo completamente inaspettato, un’intensa e traumatizzante esperienza di paura fisica e psicologica, che lo fa sentire a rischio di perdita di controllo, svenimento o persino morte. Spesso l’ansia ha delle ricadute sull'umore, causa la limitazione dell’autonomia e l’isolamento sociale che il disturbo da attacco di panico comporta. L’individuo pensa di non avere le capacità di tornare ad essere quello che era prima della comparsa del disturbo, che non ci siano vie di uscita dalla situazione, che nessuno possa comprendere e aiutare a risolverla. |
DEPRESSIONE
La depressione non è uno stato d’animo che si può superare da soli con uno sforzo di volontà, ma un disturbo frequente, anzi il disturbo psicologico che causa maggiore sofferenza e disabilità nella popolazione. La depressione è un disturbo del “tono dell’umore”. Il tono dell’umore è una funzione psichica importante nell’adattamento al nostro mondo interno ed a quello esterno. La depressione è identificabile attraverso una combinazione di sintomi che durano da almeno 2 settimane: tristezza, significativa perdita di peso o aumento di peso, insonnia o ipersonnia, agitazione o rallentamento psicomotorio, mancanza d’energia, sentimenti di autosvalutazione, ridotta capacità di concentrazione o indecisione, e infine pensieri di morte o ricorrente ideazione suicida con o senza piano specifico. Spesso le persone che vivono con una persona che soffre di depressione, pensano che il suo stato di disagio sia dovuto ad una carenza di forza di volontà, idea spesso condivisa anche dalla persona depressa. In realtà la depressione non è in alcun modo una questione di volontà, ma richiede l’intervento di uno specialista. |
DISTURBI PSICOSOMATICI
La psicosomatica è un ramo della medicina che pone in relazione la mente con il corpo, ossia il mondo emozionale e affettivo con il soma (il disturbo), occupandosi nello specifico di rilevare e capire l’influenza che l’emozione esercita sul corpo e le sue affezioni. I disturbi psicosomatici sono suddivisibili in due gruppi: i disturbi psicosomatici primari e secondari. Nei disturbi psicosomatici primari è presente una disfunzione biologica, ad esempio nei disturbi metabolici. L’elemento psicosomatico sta nell’esacerbazione emozionale del sintomo già esistente. Ad esempio, un bambino che soffre di asma può avere dei gravi e ricorrenti attacchi d’asma in risposta a stimoli emotivi più che fisiologici, in questo caso può essere chiamata “asma psicosomatica”. Questo non implica in alcun modo un’eziologia psicologica per il disturbo originale. Nei disturbi psicosomatici secondari, invece, non può essere dimostrata alcuna disfunzione biologica all’origine dei sintomi. L’elemento psicosomatico è evidente nella trasformazione dei conflitti emotivi in sintomi somatici. Questi sintomi si possono fissare in una malattia grave e debilitante come l’anoressia o in sintomi meno gravi, ma comunque fastidiosi, come la colite spastica, la gastrite cronica e molti altri. |
PROBLEMI SESSUALI
In un rapporto coniugale, o in una relazione affettiva importante, la sessualità è influenzata da diversi fattori: organici (la salute del nostro corpo); psicologici individuali (come stiamo con noi stessi) e da fattori legati alla qualità della relazione con il partner. Tra i fattori relativi alla qualità della relazione quello che più influenza la sessualità è l’intimità. Nel caso di disturbi sessuali di uno dei due partner o di una sessualità insoddisfacente, una volta escluso un disturbo di tipo organico (nelle disfunzioni sessuali è sempre necessario fare prima un’accurata visita andrologica o ginecologica), quello che interferisce sono i propri pensieri e sentimenti rispetto a quel rapporto. Lo stato d’animo con cui si affronta un rapporto, la valutazione dell’incontro sessuale, problemi emotivi non risolti, riuscire a mantenere l’atmosfera giusta nella stanza dove ci si trova ma anche nella propria testa, l’ansia, sono fattori che influiscono tutti nel determinare la piacevolezza o meno del rapporto. I sentimenti di ognuno, inoltre, influenzano i sentimenti dell’altro, così come il funzionamento e la soddisfazione sessuale. La sessualità offre una grande finestra per osservare e conoscere a fondo sé stessi, la propria relazione, i nodi da risolvere e il potenziale da sviluppare. |
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La Dr.ssa Anna Pancallo, psicologa psicoterapeuta iscritta all'Albo Regionale Veneto, è specializzata in Psicoterapia della Gestalt, titolo conseguito presso la Fondazione Italiana Gestalt di Roma. Svolge l'attività dal 1993 e opera negli studi di Treviso e Mantova.
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