A seguito della pubblicazione nel nostro blog dell'articolo IL MITO DI MEDUSA, ci soffermiamo oggi sul significato di tale mito e dei risvolti interessanti che lo stesso propone per permetterci di entrare in contatto con la nostra anima. L'approfondimento del concetto di anima, che non ha in questo caso nessuna attinenza religiosa, lo spiegheremo in un altro testo (prossimamente). L'esplorazione del mito meduseo in chiave terapeutica, nasce dal bisogno di sviluppare approfondimenti significativi in merito alla conoscenza di se stessi. Nel corso del lavoro di esplorazione interiore diviene chiaro, prima o poi, che "l'ostacolo maggiore sulla via dell'individuazione, del proprio compimento personale, a un certo punto diventa l'individuo stesso, che incredibilmente opera contro la propria stessa libertà." (A.Carotenuto) Il mito di Medusa stimola la nostra mente verso risposte meno consuete ma di grande efficacia trasformativa. Affrontare Medusa, nel linguaggio terapeutico, vuol dire modificare ciò che ci spaventa e ci pietrifica rispetto a noi e agli altri. Sperimentare la possibilità reale di una trasformazione profonda, intensamente rivitalizzante. Come e'possibile confrontarsi con ciò' che per l'individuo è inaffrontabile? Rimane questa una delle grandi domande a cui la psicologia e la psicoterapia sono chiamate a dare un volto significativo con percorsi efficaci, e rappresentativi della forma dei vissuti umani. Riallacciandoci al mito e ripercorrendolo, colpisce il fatto che per trovare Medusa, Perseo deve compiere un viaggio, che ha un sapore iniziatico. Deve affrontare molti ostacoli e con essi provare a vincere molte paure. Grazie all'aiuto di strumenti magici, fornitegli dagli Dei, può iniziare il cammino. Tali strumenti risultano estremamente interessanti ai fini di una lettura terapeutica che estrae dal simbolo corrispondenze significative.
Attraverso lo scudo che riflette l'immagine di Medusa, prima che la spada possa colpirla, Perseo vede ciò che nell'impatto potrebbe non vedere: le fattezze del Mostro, di ciò che è divenuto brutto pur non essendolo per sua natura. Non possiamo dunque sederci accanto a Medusa, dobbiamo imparare a guardarlo dalla giusta angolazione, allenarci a parlare una lingua che ammetta l'ambivalenza e sviluppare una percezione ed un dialogo adeguati. Guardare attraverso lo scudo-specchio, fornisce una nuova visione, un’immagine completa: Noi e Lei. Si costruisce la strada per una nuova lingua, capace di parlare a entrambi gli aspetti dell'anima. Ogni individuo nel corso della sua vita ha bisogno di esprimere ciò che cela dentro, e di trovare modi adeguati a esprimere questo. L'evoluzione delle scienze umane, supportata dalle scoperte delle neuroscienze, ha dato nuovi impulsi a questi aspetti sottolineando l'importanza significativa, nell'elaborazione dei traumi, dei sentimenti che si tendono a sopprimere e che possono essere collegati solo a ciò che riteniamo inadeguato della nostra interiorità. Il Mostro si manifesta attraverso l'evitamento, e non c'è maniera di mandarlo via. Al tempo stesso risulta fondamentale sperimentare, che i Mostri della Mente hanno una natura particolare, guardandoli e toccandoli si trasformano in qualcosa di benefico, dotati come sono di grande potere evolutivo. Nel prossimo testo che pubblicheremo in questo blog ti daremo informazioni sul Corso-Studio di Alfabetizzazione Emotiva, dal titolo "MEDUSA simbolo e trasformazione", per farti conoscere una applicazione terapeutica di gruppo ispirata dal Mito di Medusa. Scritture correlate:
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