In un rapporto coniugale, o in una relazione affettiva importante, la sessualità è influenzata da diversi fattori: organici (la salute del nostro corpo); psicologici individuali (come stiamo con noi stessi) e da fattori legati alla qualità della relazione con il partner. Tra i fattori relativi alla qualità della relazione quello che più influenza la sessualità è l’intimità. Nel caso di disturbi sessuali di uno dei due partner o di una sessualità insoddisfacente, una volta escluso un disturbo di tipo organico (nelle disfunzioni sessuali è sempre necessario fare prima un’accurata visita andrologica o ginecologica), quello che interferisce sono i propri pensieri e sentimenti rispetto a quel rapporto. Lo stato d’animo con cui si affronta un rapporto, la valutazione dell’incontro sessuale, problemi emotivi non risolti, riuscire a mantenere l’atmosfera giusta nella stanza dove ci si trova ma anche nella propria testa, l’ansia, sono fattori che influiscono tutti nel determinare la piacevolezza o meno del rapporto. I sentimenti di ognuno, inoltre, influenzano i sentimenti dell’altro, così come il funzionamento e la soddisfazione sessuale. La sessualità offre una grande finestra per osservare e conoscere a fondo sé stessi, la propria relazione, i nodi da risolvere e il potenziale da sviluppare.
La ricostruzione-riparazione dei vissuti emotivi Parlando di "ricostruzione-riparazione" dei vissuti emotivi, si fa riferimento a delle istanze inconsce ed a una loro progressiva maturazione affettiva resa possibile dall’acquisita conoscenza di Sé. Nell’uso della psicoterapia non si tratta solamente di curare un sintomo quanto di ottenere un più alto grado di "ricostruzione" del SÉ. Il fine della psicoterapia è quello del raggiungimento di un benessere fisico, psichico e sociale e non semplicemente l’eliminazione o assenza di una malattia. La Dr.ssa Pancallo, partendo dalla sua specializzazione nella Psicoterapia di Gestalt, si è costruita nel tempo un percorso di studi, consulenze e pratica clinica per arrivare ad una metodologia di psicoterapia denominata "Alfabetizzazione Emotiva". Il concetto fa riferimento alle teorie di Howard Gardner sulla pluralità delle forme d’intelligenza e di Daniel Goleman sulla cosiddetta intelligenza emotiva; in sintesi la capacità di esprimere le proprie emozioni e di saper riconoscere quelle altrui, dando spazio ai sentimenti e non solo alla ragione. Letture correlate:
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