L'esplorazione del mito meduseo in chiave terapeutica nasce dal bisogno di sviluppare approfondimenti significativi in merito alla conoscenza di se stessi. Questo era ciò che si affermava nel precedente scritto dal titolo “Come mettersi in contatto con la propria anima”, ed è proprio quel conoscere se stessi l’obiettivo che noi tutti ci poniamo nel percorso d'individuazione nell'esperienza psicoterapeuta. Ogni persona convive con una parte nascosta che si muove nella penombra e che da tale angolazione guida la propria esistenza. Il confronto con questo aspetto consente una rilettura della nostra natura individuale e un’evoluzione dei nostro vissuti profondi. La storia-simbolo di Medusa è rilevante per il riconoscimento di ciò che neghiamo di noi stessi, ma soprattutto per il potere trasformativo che tale aspetto presenta dentro ogni vita. C.G. Jung considera il mito lo strumento attraverso il quale gli antichi si mettevano in contatto con la propria anima, lo stimolo e il desiderio insito in ogni individuo di decifrare la propria interiorità. Dal rispetto e dalla conoscienza per ciò che si muove e si agita nell’ombra delle nostre vite si crea una nuova capacità. Bisogna cominciare a guardare con un ottica nuova e consentire l’allenamento a una forza solida e di spessore. "I maestri del sogno sono i poeti, i romanzieri e i cineasti che ci conducono nelle loro creazioni e danno una forma fantasiosa ai nostri desideri" ci diceva lo psicoanalista Boris Cyrulnik, diamo dunque spessore al sogno partendo dal mito per proiettarci in un universo fantastico e terapeutico. A questo scopo il Gruppo-Studio di Alfabetizzazione Emotiva si propone un corso di esplorazione profondo attraverso un ritmo vivace e brioso, con modalità originali e non consuete, che attiva i livelli percettivi utilizzando vari canali con lo scopo di favorire l’esperienza ed arricchire lo scambio tra sé e con gli altri. Nell'ambiente-simbolo dell'Hotel Negresco di Nizza troviamo lo spazio per favorire il peso di un'illusione condivisa che eleva la propria natura personale. L’Hotel Negresco è uno spazio che stimola verso una conversazione con gli uomini di altri secoli per la presenza di una magnifica collezione d’arte, prepotente e vitale, che consente astrazione, dialogo profondo e ricongiungimento con il senso dell’anima. Il sentimento d'amore verso se stessi non può da solo sanare le ferite a cui i nostri vissuti espongono. Perché il sentimento d'amore sia davvero efficace occorre sia sostenuto da una terapia dello "sguardo", dall'accudimento con occhi diversi, in cui i frammenti di un passato possano costituire per l'individuo singolo una realtà vivente. In un contesto particolare e con l'utilizzo di linguaggi vari, ci lasciamo conquistare con forza dal legame con l'altro da me. Scoprendo le sfaccettature del mito di Medusa, presenti dentro ogni persona, ci permettiamo di portare il funzionamento umano fuori da strade troppo anguste, rivendicando una prospettiva terapeutica e scientifica più ampia e meno codificata. Ci diamo l'opportunità di cogliere i fatti umani nel loro vero spessore, dove niente cambia ma tutto subisce una metamorfosi, per diventare sovrani del nostro regno interiore. E come Atena alla fine della storia, ponendo sull'egida la testa di Medusa, assaporiamo la libertà di una pacificazione nel rispetto della propria complessità. Liberi si, ma saldi, per accettare la vita che si afferma imperiosa e sublime.
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