Scienza e Coscienza, l'armonia del vivente

A distanza di 10 anni dalla pubblicazione vi proponiamo la rilettura di questo prezioso libro, scritto da Aldo Sacchetti. Un libro di fondamentale importanza che anticipò i dibattiti sulle grandi e inquietanti prospettive della scienza e della tecnica.

Questo testo, che approfondisce molti aspetti ai quali ci ispiriamo e che trovano poi una prassi nella nostra attività Corpo-Mente, è rivolto a tutti coloro che abbiano a cuore le sorti del genere umano.

Mente Corpo

Kandinsky, "Giallo, rosso e blu", 1925 (particolare).

Nel lavoro Corpo-Mente proposto dallo Studio Pancallo si cerca di prendere spunto da numerosi approfondimenti di studiosi senza per questo voler incasellare un lavoro di ricchezza e conoscenza in una ideologia errante di qualunque genere. La scienza e la conoscenza devono essere aperte e pronte nel cogliere i bisogni reali dell'essere umano e utilizzare la ricerca per permettere una qualità di vita migliore.

Il materialismo della scienza moderna, basato sull’idea di una natura priva di intelligenza e finalità, che la tecnologia può aggredire senza scrupoli, oggi sta modificando il mondo, degradando al contempo società, cultura e biosfera, in una spirale inarrestabile e distruttiva.

Questo progetto di semplificazione, falsificazione e disintegrazione della realtà naturale soffre oggi una crisi irreversibile, determinata dalla rivoluzione quantistica, che descrive il reale come insieme di eventi collegati, in continuo divenire. La documentazione dei tragici errori della tecnoscienza è la chiave di spiegazione per aprire a una scienza nuova dei “legami vitali”, armonicamente coordinati nella coerenza quantistica della natura viva.

Solo una scienza che tenga conto di questa nuova consapevolezza potrà sostenere le scelte etiche di una società olistica, sobria, che sappia regolarsi al minimo dei bisogni e dei consumi, in armonia con la natura.

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Scienza e Coscienza

L’evoluzione coerente della forma è senza dubbio aspetto istintivo della vita. Un sasso lascia modellare passivamente la sua forma dagli eventi esterni, ma la vita no: organizza attivamente i flussi di materia e di energia che fisiologicamente la alimentano. Le planarie (vermi platelminti) se tagliate a pezzi rigenerano da ciascun segmento l’intero organismo, testa compresa. Insetti batraci offrono stupefacenti esempi di metamorfosi evolutiva coerente. Biologi e biofisici - pure ignorando l’intrinseca natura dei processi morfogenetici, così palesemente finalizzati - nella seconda metà del XX secolo (e in particolare negli ultimi due decenni) hanno attribuito un crescente rilievo all’”apoptosi”, o morte cellulare programmata. Nei vertebrati l’apoptosi controlla senza sosta il numero e la configurazione dei neuroni e degli immunociti, elimina le cellule che hanno esaurito la loro funzione (come quelle della coda del girino nella metamorfosi del rospo e della rana, o quelle che, durante lo sviluppo fetale umano, tengono ancora unite le dita della mano e del piede). Ma perché denominare “suicidio cellulare” - come prediligono alcuni scienziati - questo fenomeno ineffabile che evoca la creatività dello scultore, proprio come Michelangelo scolpì il suo Mosè? Perché ricorrere a termini funesti per descrivere la regolazione fine e coordinata delle interazioni vitali? Il divenire di ogni cellula e di ogni organismo è da sempre una metamorfosi, ininterrotta e globale.
(Estratto dell'interessante intervista al Dr. Sacchetti a cura di Eduardo Zarelli, per leggere tutta l'intervista QUI!)

Biografia

Aldo Sacchetti, medico igienista, autore di numerose pubblicazioni su riviste scientifiche, ha vinto nel 1981 il “premio speciale Firenze-ecologia” con il libro Sviluppo o salute: la vera alternativa (Patron, Bologna). Nel 1996, insieme al fratello Lamberto, ha pubblicato il saggio La democrazia degli erranti e la coerenza ecobiologica (Guaraldi, Rimini). Con la Arianna Editrice ha pubblicato Scienza e coscienza. L’armonia del vivente, ristampato nel 2006.

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