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Il nuovo Corso Medusa si avvicina e così ci sembrava interessante proporre la lettura di alcune Testimonianze che potranno sembrare a chi legge auto celebrative, nel senso di celebrare il nostro lavoro, ma che a nostro avviso sono invece un atto di valore, sono documenti importanti tanto più quando resi pubblici.  Testimoniare richiede coraggio, il coraggio di essere persone in crescita, capaci di raccogliere le sfide, soprattutto quelle rappresentate dall'altro diverso da sé. In poche parole l'Incontro - tema del nuovo corso Medusa -, con se stessi e con gli altri, amandosi e amando. Ecco allora alcune "piccole" testimonianze, scritte in piena libertà da alcune persone che hanno partecipato al precedente Corso "Medusa, simbolo e Trasformazione" che era dedicato al tema del Viaggio. Questa Nizza è stata per me una vera avventura ricca di spazi di profonda condivisione ma anche di momenti miei dove lasciare uscire le emozioni e rimanere sorpreso di quanto fosse bello sentirle sgorgare da dentro. Penso che il pensiero che ho espresso verso di me nella scatola, sia la corretta visione di quanto ho sentito. Anche se le parole non saranno le stesse il mio sentire è quello di aver deciso di abbandonare il porto che fino a oggi ho considerato sicuro e, anche se sono certo che nel mio viaggio incontrerò parecchie burrasche, non voglio più tornare indietro. So che il viaggio nell'oceano della mia Anima sarà un viaggio indimenticabile, con la consapevolezza di avere una miriade di porti che sembreranno sicuri ma che non mi faranno fermare, perché io vorrò partire sempre alla scoperta di me. Queste opportunità che ci offri sono pietre preziose che non voglio lasciarmi più sfuggire. Sono deciso e davvero ora il mio viaggio è iniziato. Anna ti ringrazio davvero infinitamente per tutto quello che ci dai e per la passione e l'amore che dedichi alla scoperta dell'Anima. Non avrei mai pensato che un giorno le mie emozioni potessero essere così forti. Ti voglio bene. Luca Cara Anna, voglio ringraziarti per il corso che ci hai appena dato l’opportunità di fare a Nizza, grazie per aver voluto condividere con noi anche quest’anno la tua visione, la tua esperienza, la tua vita e anche le tue difficoltà, che ti rendono molto umana e quindi ancora maggiormente esemplare. Ogni anno mi stupisco di come queste giornate siano sempre meglio strutturate, più scorrevoli e tutte le volte penso che quello appena fatto sia il corso più bello dei 9 anni che ormai mi vedono parte del gruppo. Sempre mi chiedo che cosa sarai in grado di organizzare la prossima volta. Credo sia una continua sfida con te stessa, una sfida che fino ad ora, per come la penso io, hai sempre vinto. Quest’anno l’argomento del Viaggio mi ha particolarmente coinvolto, perché quella del viaggiatore è una situazione in cui mi ritrovo molto. Grazie per gli spunti che mi hai dato, per il coraggio e la forza che mi hai trasmesso; grazie per avermi aiutato a guardare ancora un po’ dentro di me con gli echi delle tue immagini, parole e musiche. Grazie per avermi dato dei bei compagni di viaggio: ognuno a modo suo, con le proprie "armi" e con i propri tempi è partito, e questo fa sentire meno soli e si ha una maggiore speranza di riuscire a fare qualche passo, di non rimanere al palo. I passi li devo fare da sola, ma senza di te sono abbastanza certa che non avrei potuto vedere la strada. Ma adesso:“Non so come e non so quando, ma so che ce la farò”. Ti abbraccio forte con riconoscenza Manu Buongiorno, volevo solo dirle GRAZIE di tutto e farle i complimenti per il suo magnifico lavoro che, visto per la prima volta dal lato del paziente, ha dell’incredibile. Cercherò di elaborare il più possibile tutte le sensazioni che ho percepito durante il corso. Davide Ciao Anna, sento di doverti ringraziare per la possibilità che mi è stata data con la partecipazione al corso. Ho vissuto molto intensamente i giorni scorsi e debbo dire che la profondità, l’ampiezza e la passione con la quale hai lavorato è emersa in maniera esaltante. Un’esperienza di grande intensità e partecipazione in un contesto nel quale, nonostante la mia recente assenza dal gruppo, mi sono sentito come a casa mia. A proposito vorrei dire al Gruppo del mercoledì che mi sento più con loro adesso che non in certi momenti nei quali ero presente fisicamente. Permettetemi di essere un po’ egoista nell’affermare che nei momenti importanti e di difficoltà della mia vita voi ci siete sempre, in cambio però, anche se non è molto, a volte vi faccio ridere e questo mi rende molto felice. Vi amo. Alberto Per me è stato importante partecipare al viaggio del Corso di Medusa perché con il tempo il mio cuore si era chiuso al mondo all'amore alla vita e alla bellezza, questo per una mia componente. Non sono gli altri ma è una mia parte che pietrifica il sentimento, le emozioni e la bellezza. La mancanza di amore è la mia Medusa. Attraverso questo corso ho ritrovato dentro di me l'Amore verso me stessa e gli altri. Sentendomi posso sentire quello che c'è fuori. Inoltre ho percepito tanto la speranza, anche quando passiamo per cunicoli bui abbiamo sempre un speranza. Ho cambiato da non ce la farò mai a: non so come, non so quando, ma ce la farò. Penso che al di là delle problematiche personali il corso di “Medusa,il viaggio”, dovrebbe essere fatto da tutte le persone. Il mondo sarebbe migliore. Cristina Il tema dell'Incontro permette di avvicinare il linguaggio del trauma, quella condizione emotiva bloccata da vissuti, difficile, che non riesce ad evolvere. Gli antichi Greci avevano già una visione molto evoluta del funzionamento interiore, non a caso per loro Medusa rappresentava la Perversione Intellettiva e il gesto di Perseo all'interno di tale contesto rappresenta un modo di liberarla più che di eliminarla. Su questa visione interiore verrà elaborata la proposta di Nizza di quest'anno. Anna Pancallo Letture correlate:
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