La reazione di panico è strettamente connessa ai ricordi che una parte del cervello porta con se. La zona in cui hanno sede tali ricordi è denominata amigdala, in lei si trova una sorta di biblioteca delle memorie negative e si attiva per associazioni emotive scatenate dallo scambio individuo-ambiente. Ecco perché la reazione di panico non è strettamente connessa ad un fatto negativo, quanto al potere che l’evento in se ha nello stimolare la memoria inconscia. Lavorare sulle proprie emozioni corrisponde a rendere meno reattiva l’amigdala cosicché possa emergere alla nostra coscienza la qualità reale dell’evento. Riconoscere la condizione di panico comporta allenarsi a non dare per scontato che ciò che si vede in quel momento di catastrofico sia così reale. Il superamento comporta una educazione alla gestione di se stessi, correggere la tendenza a cercare soluzioni da parte dell’ambiente. Oggi la psicoterapia offre molti strumenti, varie tecniche utili al superamento di tale disagio, questo comporta un approccio da parte del soggetto di natura attiva, riconoscersi come parte del problema piuttosto che vittima di un disagio. La cura di noi stessi forse è questa: desistere, arrendersi. E questo non vuol dire la fine della lotta, ma sapere che la malattia è una forma di lotta alla noia, un espediente della tua vita per essere più viva. Dunque, non ti può salvare la cura, ma l’idea che sei pronto a tutte le forme che prende la tua vita e anche alla sua fine. Ecco, questo ti guarisce, rallenta l’ansia, il moto del sangue, ti porta a sentire uguale il giro dell’anima e la vita di una foglia, ti porta non alla fine del male ma del malessere. Letture correlate:
0 Comments
Your comment will be posted after it is approved.
Leave a Reply. |
|
NOTE LEGALI e CONDIZIONI DI UTILIZZO
I termini e le condizioni di utilizzo del sito web si applicano nel momento di accesso e/o utilizzo di questo sito web. Per saperne di più leggi la pagina note legali e condizioni di utilizzo del sito. |
PRIVACY e RETARGETING
Questo sito web usa Google Analytics per l'analisi delle visite e del traffico, inoltre utilizza il pixel di tracciamento di Facebook per fare retargeting. Per saperne di più leggi la PRIVACY POLICY. |