"In dialogo con Carl Gustav Jung" di Aniela Jaffé (1903-1991) è un'opera affascinante, edita da Bollati Boringhieri, contenente una interessante prefazione di Luigi Zoja, che offre un'intima prospettiva sulla vita e il pensiero del celebre psicologo svizzero Carl Gustav Jung. Come collaboratrice e amica di lunga data di Jung, Aniela Jaffé ha avuto l'opportunità di condividere significative conversazioni con lo studioso. In questo libro ci presenta una raccolta di questi incontri, soprattutto negli ultimi anni di vita di Jung, che forniscono un'importante visione intima dell'opera e delle idee del maestro della psicologia analitica. Il libro, che condivide riflessioni profonde e personali su vari temi, come la vita terrena e l’aldilà, l'immagine dell'uomo, l'immagine di Dio e la visione del mondo, è organizzato in una serie di dialoghi che spaziano anche su diversi argomenti classici del pensiero di Jung: dalla psicologia dell'inconscio e degli archetipi, alle sue ricerche sul mito e sulla religione. Jaffé trasmette abilmente l'intensità e la profondità delle conversazioni che ha avuto con Jung offrendoci un'immersione nel suo pensiero complesso e nella sua visione del mondo. La sua prosa è chiara e accessibile, il che rende il libro adatto sia agli studiosi e agli esperti di psicologia, sia ai lettori interessati che si avvicinano per la prima volta al lavoro di Jung.
Attraverso le sessanta riflessioni inedite Jaffé ci rivela uno Jung che ha vissuto una vita intensa, immergendosi nelle profondità dell'animo umano e dialogando con la sua interiorità ininterrottamente. Questo percorso di vita vissuta ha portato Jung ad accettare i suoi errori, a imparare dalle cadute e a trovare nell'errore stesso la possibilità di crescita e di salvezza. Scopriamo uno Jung che non si limita a motivare o a spronare gli altri, ma osserva e ragiona sulla realtà come essa è, senza idealizzazioni o illusorie illusioni. L'autenticità di Jung emerge nel suo desiderio di comprendere la psicologia attraverso l'esperienza vissuta, oltre che attraverso i concetti teorici; un approccio personale alla psicologia che può portare a un isolamento dagli altri, poiché spesso si pensa e si agisce in modo diverso dagli schemi convenzionali. Jung sosteneva che solo coloro che possono accettare e sopportare il costo della solitudine sono in grado di raggiungere la totalità della vita. Questo implica spesso dover affrontare l'incomprensione degli altri. Il libro ci mostra anche come Jung abbia sottolineato l'importanza di far penetrare le parole nel profondo di sé stessi, andando oltre l'intelletto e coinvolgendo il cuore. Solo quando le parole diventano parte di noi, influenzando la nostra vita, possiamo veramente comprendere e vivere la psicologia in modo significativo. "In dialogo con Carl Gustav Jung" offre quindi una panoramica delle influenze che hanno plasmato l'opera di Jung e delle persone che hanno avuto un impatto significativo sulla sua vita e sul suo lavoro. Attraverso le conversazioni con Jaffé Jung rivela le sue relazioni con Sigmund Freud, la sua esperienza con i pazienti e le sue proprie esperienze interiori che lo hanno portato a sviluppare concetti come l'inconscio collettivo e il principio di individuazione. Il pensatore sottolinea inoltre, affermando che bisogna liberare la vita dalla nevrosi e dalla menzogna, i meccanismi contraddittori del sentire e come sia fondamentale comprendere l’importanza di lottare, senza evitare le sofferenze, poiché queste sono in grado di liberare le proprie risorse emotive per soddisfare i bisogni legati alla propria natura. È straordinario constatare come come Jung anticipi dei concetti che la visione genetica del trauma oggi è in grado di confermare. Ovvero riconoscere come ciò che si eredita dalle vite dei propri genitori debba essere portato a compimento per non venir portati fuori strada dalla vita stessa: una visione che celebra la continuità dei vissuti al fine di trovare una migliore armonizzazione attraverso la conoscenza delle storie familiari. Il libro affronta i temi più rilevanti legati al lavoro e alla visione di Carl Gustav Jung. Di seguito un approfondimento su alcuni di questi:
Questi sono solo alcuni dei temi trattati nel libro "In dialogo con Carl Gustav Jung". Soprattutto, attraverso le conversazioni con Jaffé, viene offerta ai lettori una finestra privilegiata sulla vita, il pensiero e le idee di uno dei più influenti psicologi del XX secolo. Il libro approfondisce infatti molte sfaccettature del lavoro di Jung e del suo impatto sulla psicologia contemporanea. La lettura è coinvolgente e a tratti emozionante. Nota biografica L’autrice di "In dialogo con Carl Gustav Jung", Aniela Jaffé, è stata una scrittrice e psicoanalista svizzera di origine tedesca. È conosciuta principalmente per la sua stretta collaborazione con il celebre psicologo Carl Gustav Jung e per il suo ruolo nel documentare e diffondere il lavoro dello stesso dopo la sua morte. Nata il 20 febbraio del 1903 a Berlino in una famiglia ebraica, studiò letteratura, filosofia e psicologia. Durante i suoi studi si appassionò alla psicologia analitica di Jung e divenne, successivamente, una dei suoi più stretti collaboratori. Dal 1947 al 1955 è stata segretaria dell’Istituto C. G. Jung di Zurigo, prima di lavorare come segretaria personale di Jung dal 1955 al 1961. Aniela ebbe un ruolo molto importante nel lavoro del pensatore. Fu coinvolta nell'organizzazione degli archivi dello studioso e nel processo di pubblicazione dei suoi scritti postumi. È particolarmente nota per aver curato la pubblicazione del famoso libro "Memorie, sogni, riflessioni" di Carl Gustav Jung, un'opera autobiografica che offre un'ampia panoramica della vita e delle teorie di Jung. La relazione tra Jaffé e Jung non si limitò solo all'aspetto professionale, ma sviluppò anche una forte amicizia tra i due fatta di intensi e significativi dialoghi, che, grazie anche all’opera della scrittrice, hanno gettato una luce diversa, più profonda, sulla filosofia e sull’approccio alla psicologia di Jung. Aniela Jaffé è stata una figura di grande rilievo nel campo della psicologia analitica e ha contribuito in modo significativo a preservare e diffondere il lavoro di Carl Gustav Jung: la sua dedizione e il suo impegno nella divulgazione delle idee del grande pensatore hanno reso possibile una comprensione più approfondita della psicologia analitica e del suo impatto sulla cultura contemporanea.
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