Percorsi di narrazione corporea. Tra corporeità ed integrità: l’utilizzo del bracing funzionale29/9/2023 La plasticità neuronale, partendo dagli approfondimenti dello psicologo William James, successivamente elaborati da numerosi studiosi, è un aspetto del nostro funzionamento in grado di consentire qualità di vita negli anni. La plasticità neuronale sostiene il declino dei processi di funzionamento grazie alle caratteristiche di “plasticità funzionale compensatoria”, in grado di riorganizzare nuove risorse cognitive. Uno studio pubblicato su Agin Society, ci piega come persone con un grado di conoscenza maggiore possano sostenere con più efficacia i danni dovuti all’età. La spiegazione più probabile sta nel fatto che la maggiore conoscenza aumenta la plasticità del cervello così da favorire migliore stabilità rispetto ai processi d’invecchiamento. Dato che la psicoterapia alimenta un ambiente socio-emotivo più sviluppato, si può presumere che tutto questo dia vita a cervelli maggiormente resilienti. Fare sempre ciò che non posso fare, per imparare a farlo, come sottolineava Pablo Picasso, è l’attitudine più efficace che, se adottata ed insegnata al nostro cervello, ci fa acquisire la capacità di padroneggiare un’articolazione di nozioni in grado di opporre resistenza ai processi d’invecchiamento. Un allenamento interiore continuativo permette di gestire lo stress, fronteggiandolo in modo efficace, perché insegna ad essere motivati e stimolati nell’imparare, oltre che più liberi rispetto alla risposta lotta-fuga, tipica dei circuiti stressati, dando vita ad un adattamento che insegna a stare nel punto debole dell’apprendimento come vera e propria risorsa evolutiva. In altre parole, l’apprendimento in generale, necessita lo stare in una tensione interiore che alimenta la produzione di ormoni in grado di convogliare meglio le informazioni nei circuiti cerebrali. Con la proposta dei webinar di Narrazione Corporea, proposti nel percorso interiore, si vuole favorire lo sviluppo di connessioni che si alimentano attraverso un esercizio corpo-mente in grado di scolpire l’attività del cervello. L’approccio proposto, che riguarda solo in parte il corpo, è frutto di un approfondimento psicoterapico che, attraverso la gestione dell’apparato muscolo-scheletrico, guidato da un ascolto appropriato, dona all’individuo maggiore sicurezza in se grazie all’impatto di un ambiente arricchito, che consente alla mente esperienze di benessere durevoli. Oggi sappiamo in modo diffuso, ne siamo coscienti, dell’importanza dell’attivazione di consapevolezze ed emozioni ai fini terapeutici. Ciò che non è di comune dominio, invece, è come l’esercizio fisico, guidato da un ascolto di se, possa produrre ancora maggiori risorse grazie ad un’ottimizzazione della plasticità del cervello, conseguente alla produzione di ormoni della crescita che migliorano i livelli di LTP (Long Term Potentiation), ovvero l’aumento a lungo termine della trasmissione del segnale tra due neuroni, ottenuto da una stimolazione in grado di collegare corpo e percezione. Tale processo indirizza i meccanismi cerebrali al cambiamento. I traumi, che s’incontrano strada facendo nella propria vita, modificano in molti modi il nostro stato psico-fisico rendendo il vivere più impegnativo e provocando cambiamenti biochimici che intervengono sull’attenzione, sulla concentrazione e sull’apprendimento personali. La tecnica del Bracing Funzionale ha lo scopo di potenziare i concetti fin qui proposti. La parola stessa bracing apre al concetto di sostegno e rinforzo necessari per una migliore gestione di se stessi. Il Bracing è determinato da una co-contrazione isometrica dei muscoli addominali e degli estensori della colonna vertebrale così da creare un corpo unico. In tal senso risulta inesatto ritenere che si tratti di esercizi solamente addominali poiché, in realtà, sono i muscoli più profondi a venire attivati in toto al fine di una stabilizzazione completa del corpo. La stabilità del tronco ottenuta con il Bracing Funzionale implica il coinvolgimento di tutto il distretto addominale generando una connessione mente-corpo attraverso il muscolo trasverso, il quale viene posto in una determinata posizione e, contemporaneamente, stimolato da movimenti che implicano l’ascolto della regione addominale attraverso la stabilizzazione di posizioni che favoriscono un equilibrio dell’intera postura. L’allenamento del Bracing Funzionale contiene una combinazione di forza, flessibilità e controllo del centro, che ha come scopo la stabilizzazione e il raccordo tra la parte superiore e quella inferiore del corpo. Il dato importante da sottolineare è che, grazie a tali esercizi, si è in grado di ottenere un livello di attivazione maggiore nei muscoli coinvolti proprio nel controllo della propria postura. Gli esercizi si concentrano sullo sviluppo di forza, flessibilità ed equilibrio, atti al miglioramento della solidità ossea, della massa muscolare e della risposta riflessa prodotta dal sistema nervoso. I nostri webinar di Narrazione Corporea sviluppano vari temi, così da stimolare ad una maggiore padronanza del corpo e una migliore percezione di se stessi attraverso un ricco ripasso di esercizi a corpo libero, con elastici e pesetti, con una attenzione particolare alla postura e tenuta nel controllo motorio. Comprendere come il movimento risulti uno dei passi fondamentali per alimentare il cambiamento ha come fine il riconoscimento di come il substrato neurobiologico regolamenti la nostra capacità di connetterci, e quindi di favorire lo sviluppo di una maggiore abilità verso la possibilità di indirizzarci al meglio. Come sosteneva Carl Rogers, fondatore della psicoterapia centrata sulla persona: “il curioso paradosso è che quando mi accetto così come sono, allora posso cambiare.”. Letture correlate:
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