[Bisogna] “sollecitare una discussione critica […] sulla separazione, oggi al massimo grado, tra scienze della vita e scienze dell’uomo e sulla inattualità di un rinculo a visioni filosofiche ‘realiste’ e codine verso un modello scientifico ormai reso obsoleto dalle dinamiche rivoluzionare in corso.” (F. Bottaccioli, fondatore della Psiconeuroendocrinologiaimmunologica) “Il tuo corpo è il miglior riassunto dell’universo, nel tuo corpo c’è la via lattea e le ossa di antiche principesse, il tuo corpo gatto, rondine, cesto, cattedrale, chiesa rupestre, il tuo corpo nido e cielo aperto.” (F. Arminio, “E resteranno i canti”) L’abitudine all’esercizio fisico porta la mente nel corpo, aiuta a sviluppare una percezione orientata e permette di abbattere molte barriere che si frappongono tra noi e l’iniziale sensazione di spaesamento connessa al sentire diversamente le nostre reazioni fisiche e, non ultimo, riduce la paura del malessere fisico. La mancanza di pratica di attività fisica porta il corpo a sviluppare due dati piuttosto stabili:
Sul piano del collegamento Corpo-Mente è possibile affermare che un evidente anello di congiunzione tra queste due entità è rappresentato da un ormone denominato cortisolo, in grado di aumentare in maniera considerevole quando non viene praticato un esercizio fisico regolare e si è esposti a ritmi di vita tutt’altro che tranquillizzanti. Al tempo stesso, impegni personali meno convulsi di per se non garantiscono una mancanza di fattori stressogeni i quali, non sono prodotti solo dai ritmi di vita, ma anche da un energia mentale che non trova sbocco con conseguente ricaduta sul soggetto attraverso sintomatologie ansiogene. Un ormone denominato ACTH prodotto dalle ghiandole surrenali, risente in maniera significativa dello stress mentale originato dalla difficoltà di convogliare l’energia individuale in maniera soddisfacente. A questo possiamo aggiungere il concetto che il passare degli anni modifica sensibilmente alcuni equilibri corporei per cui è bene considerare l’invecchiamento come una vera e propria malattia funzionale la quale non può essere debellata del tutto visto che siamo un dispositivo a termine,ma senza dubbio rallentata e riorientata. In generale è importante tenere presente che gli ormoni vengono messi in circolo diversamente attraverso l’esercizio fisico ed hanno senza dubbio il potere di agire sul sistema nervoso centrale. A questi concetti di massima va aggiunta una nuova recentissima scoperta in campo medico riguardante un meccanismo cellulare: l’autofagia. “L'autofagia cellulare o autofagocitosi è un meccanismo cellulare di rimozione selettiva di componenti citoplasmatici danneggiati. L'autofagia permette la degradazione e il riciclo dei componenti cellulari.” (Wikipedia) “Parkinson, Diabete e Cancro possono avere una stretta relazione con un deficit di tale processo cellulare ma pare che la difficoltà delle cellule a ripulirsi possa attivare geni responsabili di malattie genetiche.” (Fonte Fondazione Veronesi) In ogni caso il passare degli anni rende questo processo meno brillante, la restrizione calorica restituisce alle cellule migliori possibilità di ripristinare il processo, così come l’attività fisica moderata e costante. La cosa da tenere presente quando si parla di esercizio fisico, è quella di riuscire a praticare sempre un mix di attività sportive, serve senza dubbio l’attività aerobica, al tempo stesso bisogna considerare che da sola non basta a garantire il lavoro di elasticità e modallemento di cui necessita un corpo che progredisce nell’età. Spesso si pensa che praticare attività fisica voglia dire sopratutto running, cardiofitness o in generali sport prestazionali, mentre è necessario completare con esercizi di flessibilità e resistenza, il processo di autofagia viene messo in campo anche da questo tipo di esperienze, costruire un insieme di pratiche su misura che copra più aspetti dell’esercizio fisico,rimane di sicuro la migliore prevenzione. Questo tipo di esperienze coordinate devono contenere alcuni aspetti fondamentali:
Yamuna Body Rolling e AnatomyU: Un corpo in equilibrio con la Mente Yamuna Body Rolling è un insieme di pratiche con utilizzo di palle di particolare consistenza che serve a lavorare sul tono muscolare, favorire la flessibilità di ossa e tendini, migliorare la postura. Sul piano del lavoro Corpo-Mente questa disciplina serve a ridurre le infiammazioni silenti originate dal rallentato flusso ormonale, un processo inevitabile, spesso aggravato da tendenze individuali che silenziosamente si riverbera anche negli atteggiamenti psichici. Diverse forme di ansia scaturiscono da corpi bloccati, e imprigionati in posture che la psiche ha tradotto nel corpo. Anatomy U è una pratica di "sostenibilità corporea", moduli 3D interattivi sviluppati, per trasformare la storia di 35 anni di insegnamenti ed esercizi di Yamuna,in visualizzazioni animate. Si tratta di uno strumento educativo molto potente, progettato per consentire a insegnanti e terapisti di dimostrare esercizi, aiutati dalla visualizzazione di come i muscoli possano rispondere al rotolamento del corpo e al flusso della palla. Il nucleo degli insegnamenti di Yamuna è immaginare un corpo in equilibrio, con un focus su esercizi progettati per ogni area del corpo,in grado di avvantaggiare insegnanti, clienti e studenti, indipendentemente dall'età o dai limiti fisici. L’abbinamento di questa tecnologia innovativa con la saggezza dell'anatomia del nostro corpo, consente di ottenere una comprensione più profonda di come prendersi cura e mantenere una salute fisica ottimale. Lo yoga con FeetUp Triner La forma segue la funzione! Kilian, insegnante di yoga e designer dell’Algovia, una regione nel sud della Germania, ha concepito un attrezzo pratico ed elegante che semplifica l’esecuzione della verticale sulla testa ed ha cominciato a produrlo nel 2008. FeetUp® Trainer, offre una prospettiva completamente nuova alla comunità yoga. Sappiamo da millenni come la pratica dello yoga favorisca l’elasticità e il controllo del corpo, questo attrezzo permette un utilizzo di svariate tecniche in grado di lavorare sulle varie parti del corpo. In particolare, il raggiungimento della posizione capovolta e le sue svariate varianti esecutive, consente la gestione in sicurezza di due aspetti fondamentali nell’asse corpo-mente:
Nel tempo tale abitudine favorisce in modo significativo il relazionarsi a se stessi e ai vissuti che ci appartengono attraverso un allenamento in grado di sostenere e modulare le emozioni attraverso una pratica corporea. Un potente strumento di riappropriazione di se stessi in grado di dare voce a ciò che l’è pigenetica ci sta insegnando: vivere l’organismo in maniera continuativa come un paradigma sistemico.
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