La legge di similarità e quella di contatto dominano il funzionamento del pensiero magico. . Con la prima si vuole intendere che un evento simile si associa ad un altro affine, l’altra riconosce come le situazioni che sono state in relazione tra loro, messe in moto da un determinato accadimento, continuano a creare collegamenti a distanza dando origine a nessi significativi per la vita degli individui.
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Il racconto di Perseo e Medusa attraverso l’episodio dello scudo/specchio, riporta ad una riflessione sul come dirigere i nostri vissuti circa le difficoltà presenti negli scambi umani. Il mostro Medusa e lo sguardo che pietrifica, rappresentano una metafora di ciò che non si riesce a metabolizzare dentro se stessi spostandolo sull’altro, una riflessione posta dal Mito che apre sempre a delle domande.
“Si sta vicini per fare miracoli, non per ripetere il mondo che già c’è, che già siamo.” (F. Arminio, “Resteranno i canti”) Bisogna riportarsi alla sacralità del parto, ad un’esperienza che non ha come fine quello di determinare l’efficienza delle proprie individualità, ma quella di riscoprire attraverso il travaglio il bisogno di tenerezza che pervade la nostra interiorità.
“Infine sono venuto al mondo. È successo da poco. Non ho capito come. Non era sicuro che potesse accadere. Ma se mi sfiorate una gamba sento cosa hanno da dirsi stelle molto lontane. Se mi puntate un dito sul petto sento il buio senza colpa che pascola nell’universo. Se mi abbandonate io passeggio sull’orlo del vostro silenzio. Guardo. Scrivo. Festeggio ogni giorno l’arrivo nel mondo.” (F. Arminio, “Resteranno i Canti”) La materialità e la leggerezza riportano sempre ad una dimensione duale. La difficoltà di coniugare aspetti concreti senza privarli di contenuti che allarghino il nostro orizzonte di senso è ovunque palpabile. Cerchiamo discipline che ci svelino le migliori strade da seguire e nel tempo fatichiamo a dare un volto utile a esperienze o apprendimenti che abbiamo già attraversato.
Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica che ho vissuto al tempo di Ettore, domatore di cavalli. Si dica che ho vissuto al tempo di Achille. Il gigante Crisaore viene fuori dalla testa di Medusa tenendo in mano una Spada d’oro, proviamo a comprendere appieno il significato di questo simbolo.
Il potere del contatto pone le basi di un'esistenza compiuta. Il potere del contatto getta le fondamenta di una diversa giustizia, ovvero di una convivenza tra diversi. Il potere del contatto si stabilisce nel gioco delle relazioni primarie profonde. Il potere del contatto si instaura nella difficile, feconda naturalezza dei processi intersoggettivi, dove non si comanda in virtù della forza o di un ruolo scontato, ma grazie al riconoscimento e alla disposizione equanime dei partner nel campo organismo-ambiente. Il materiale presente nei miti greci può essere utilizzato per vari approcci. Allo stesso tempo bisogna tenere in conto che la narrazione mitologica non rappresenta la storia reale di un evento, ma racchiude in se il bisogno di trasmettere concetti ed esperienze al fine di sostenere l’uomo nel suo cammino di vita. In questo senso possiamo guardare al mito in vari modi, senza imprimere forzature che ne altererebbero i presupposti, occultando la forza implicita contenuta negli eventi che descrive.
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